L’immagine, statica o in movimento, mette in contatto la persona che la guarda con significati e sensi soggettivi, ricordi e contenuti che spesso vanno oltre ciò che è racchiuso nell’immagine in sé. Questo meccanismo identificativo sembra essere ancor più attivo e presente se le immagini che stiamo osservando sono le nostre. Per nostre intendo le immagini in cui siamo chiaramente visibili, ma anche quelle in cui in qualche modo siamo inclusi senza esser visti, ad esempio se siamo noi i “registi” dello scatto.
L’immagine rappresenta dunque una traccia di noi, una specie di impronta storica ed emotiva che fa parte della nostra vita in quanto ne rappresenta un pezzo, una porzione di tempo che abbiamo in qualche modo riempito con dei contenuti. Certamente, c’è differenza tra immagine statica e dinamica, e dunque tra fotografia e video, data la loro differente conformazione a due o tre dimensioni.