La psicoterapia è un intervento che può aiutare molte persone a superare problemi di varia entità e forma. Nel corso del tempo, anche gli approcci più tradizionali si sono arricchiti di tecniche e strumenti orientati alla creatività, proprio perché se ne sono apprezzati e diffusi i benefici. L’arte terapia nasce come terapia riabilitativa ed espressiva per aiutare i pazienti con problemi di carattere psichiatrico ad esprimere simbolicamente il loro disagio.
In seguito, si è sperimentato come questo tipo di terapia sia molto adatta anche a chi presenta problemi di varia natura: affettiva, relazionale, familiare.
Cosa vuol dire tutto questo, in concreto?
Durante la vita spesso si vivono situazioni complicate, si provano emozioni difficili da condividere, anche all’interno uno spazio terapeutico, e dunque protetto. Questo genere di problemi può spaziare dalla perdita di una persona cara all’interruzione di una relazione, comprendendo i livelli più lievi fino ad arrivare a quelli più importanti e dolorosi, talvolta traumatici.
In tutti questi casi, l’espressione artistica fornisce un’alternativa, un completamento alle tecniche di psicoterapia “tradizionali”, e perciò può essere vista come un’integrazione, un ausilio, una modalità espressiva che può aiutare le persone ad esprimere, elaborare e condividere problemi personali.
Molto spesso davanti ad un foglio bianco gli adulti (ma anche bambini) riferiscono di “non sapre disegnare; non prendere in mano una matita o un colore da tanto tempo, non sapere cosa scrivere/disegnare”. In effetti, questo momento di “impasse” prima di iniziare a creare, la sensazione di blocco davanti al vuoto è abbastanza normale anche per un artista. Un modo per affrontare e superare questa condizione è senz’altro quello di muovere il primo passo, facendo si che questo vuoto sia “fertile” e dunque produttivo, dotato di senso. L’arte terapia agisce proprio su questi processi, consente di fare un qualcosa che magari si è fatto raramente o forse mai, usando i canali della creatività, del contatto sensoriale e dell’intuizione. E in questa specie di flusso generativo si possono osservare e scoprire cose interessanti: parti di sé poco visibili, ricordi, emozioni e pensieri che parlano di noi e della nostra storia. Per questo motivo nei lavori di arteterapia si parla di componente autobiografica e narrazione personale, perché tutto ciò che creiamo e produciamo contiene parti di noi e per questo è unico. Su questa unicità possiamo approfondire la nostra esistenza, trovando a volte delle risposte, a volte domande, a volte piccoli spunti per riflettere e forse un po’ di coraggio per operare un piccolo cambiamento.
L’arte, ancora una volta intesa come espressione artistica e dunque come uso di strumenti artistici, può avere un ruolo molto importante nei percorsi di crescita personale, ma anche nella vita quotidiana e per tutte le persone in generale, proprio per la sua incredibile capacità di sollecitare emozioni e creare un movimento interiore unico e straordinario.
Per tutti questi motivi, un’esperienza di arteterapia non può far altro che arricchire chi vi partecipa attraverso un’esperienza diversa, insolita e auspicabilmente trasformativa.